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CR7: opportunità mancata (per ora) o zavorra?

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo

Questo è il sunto della lunga discussione a suon di messaggi WhatsApp sul gruppo fantacalcio tra me e l’amico Dino nel post partita Porto – Juventus.

La domanda che il buon Dino pone ( N.d.A. Dino è un preparatissimo analista e conoscitore di calcio) è: “L’acquisto di CR7 alla luce dei risultati e tenendo conto di come il suo acquisto e ingaggio hanno influenzato il mercato, è stato un affare o no?”

Le tesi sono avverse e lungamente dibattute, a spese degli amici del gruppo fantacalcio che pazientemente sopportano.

Secondo Dino il mercato della Juventus è stato fortemente condizionato dall’arrivo di CR7, il cui costo e ingaggio hanno gravato in maniera schiacciante sulle casse della Juventus, comportando un mercato poco incisivo, se non addirittura un “non mercato” fatto solo di operazioni finanziarie.

Secondo lui avremmo potuto spendere meglio quei soldi e ottenere risultati migliori perché, a suo modo di vedere, ma anche oggettivamente, con l’arrivo di Ronaldo non abbiamo migliorato i risultati; anzi a dirla tutta questi sono peggiorati visto i posizionamenti in Champions League ottenuti prima di CR7 e durante CR7.

Inoltre, dice sempre Dino, la rosa della Juventus prima dell’arrivo del portoghese è sempre migliorata dopo il mercato, mentre da quando c’è CR7 non solo gli acquisti sono di minor peso ma abbiamo dovuto vendere ( lui dice svendere) pedine importanti per sostenere il suo ingaggio.

Questo sacrificio non ci ha portato nessun beneficio.

Posto che molte delle cose che sostiene Dino sono oggettivamente vere, io trovo che l’approccio sia però sbagliato, ovvero, avere CR7 non può essere uno svantaggio, avere CR7 e non essere in grado di sfruttarlo invece può essere deleterio.

Il centrocampo

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Juventus – Napoli: la mortificazione dell’attacco.

Dopo più di un anno dall’ultimo post dovevo tornare a sfogarmi (anche se nessuno me lo ha chiesto), perchè Juventus – Napoli è stata una partita inguardabile.

Vorrei iniziare da una considerazione:

L’intervista rilasciata da Allegri dopo l’ultima partita di Champions contro il Real Madrid, secondo me inquadra precisamente l’idea di gioco di Allegri.

 

Non che ci volessero conferme, però un poco il mister aveva dimostrato in questi anni di saper cambiare, quanto meno il modulo, passando dal pessimo 3-5-2 ai più efficaci 4-3-3 o 4-2-3-1.

Ma in realtà pur cambiando modulo, pur essendo all’apparenza più offensivo, non ha mai cambiato quello che sarebbe stato fondamentale cambiare, la mentalità.

Come dice nell’intervista aveva 2 possibilità:

  1. Cambiare dopo il 3-0 e provare a vincerla prima dei supplementari, sfruttando anche lo stordimento dell’avversario (aggiungo io), aveva 30 minuti a disposizione.
  2. Trascinarsi (gestire dice lui) fino ai supplementari per poi giocarsela sempre con 30 minuti a disposizione (facendo però in questo modo riorganizzare anche il Real Madrid).

Ovviamente ha scelto la seconda, quella che più lo convince, quella che più lo rappresenta, quella che predilige il non prenderle piuttosto che farne uno in più.

Come tutti sappiamo abbiamo perso (siamo usciti dalla Champions più precisamente).

Così come perdemmo contro il Bayern quando, come dice nel video, sostituì si un centrocampista (Kedhira) ma per fare entrare Sturaro, per poi completare l’opera togliendo Morata (nella sua partita migliore di sempre) e poi Cuadrado (la seconda spina nel fianco del Bayern) a 30″ dalla fine.

E così come abbiamo perso ieri (22/04/2018) contro il Napoli, per aver giocato (si fa per dire) una partita pessima.

L’elenco non è esaustivo.

LA PARTITA

difesa Juventus
il gioco secondo Allegri

Non un tiro in porta in 90 minuti, non un cross decente, nessuna verticalizzazione (parola sconosciuta ad Allegri), niente di niente, surclassati a centrocampo ed incapaci di ripartire.

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La cocente delusione

Il primo post, purtroppo, riguarda una partita dall’esito infausto:

Bayern Monaco – Juventus.

Ho seguito la partita con un gruppo di amici, a casa di uno di questi, l’atmosfera era quella dei grandi eventi, eravamo carichi ma consapevoli di giocare contro una grande squadra. Questa consapevolezza ci faceva essere realisticamente convinti che non avremmo passato il turno, ma il tifo è tifo e quindi ci speravamo tutti.

Le aspettative sono cambiate immediatamente dopo il fischio d’inizio, la juve ci è parsa subito in partita, pressing alto e voglia di imporre il gioco, a dire il vero non me lo aspettavo e penso che in molti siano rimasti sorpresi.

Sicuramente è rimasto sorpreso il Bayern, che ci ha subiti e che ha fatto fatica a prendere le misure, tanto è vero che si è ritrovato in svantaggio di 2 gol.

A questo punto devo fare una premessa: nutro sentimenti contrastanti nei confronti del Mr. Allegri, spesso non condivido le scelte tattiche (sono uno dei 60 milioni di allenatori che ci sono in italia), e ritengo che abbia un’indole difensivistica, i miei amici lo sanno, ed io alla fine del primo tempo ho dovuto ammettere che invece il Mr. sapeva il fatto suo.

Non sarebbe passato molto tempo, prima che io mi ricredessi nuovamente.

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